Sempre più spesso nel mio lavoro mi capita di dover rispondere a questa domanda: “ perché il mio bambino non mangia? Faccio di tutto per farlo mangiare ma non ne vuole sapere..”
e la mia risposta a questo interrogativo non può che essere un’ altra domanda e mi faccio così raccontare come avviene un pasto , uno stralcio di vita quotidiana.
Ecco cosa accade:
- Bambino nel seggiolone o nella sdraietta
- Sono le 12.00 deve mangiare adesso, così poi possono pranzare i grandi
- Il genitore imbocca il bambino così si fa più alla svelta senza fare troppi pasticci
- Il bambino non ne vuole sapere così il genitore inizia a fare strani aeroplanini col cucchiaio, cantando nervosamente filastrocche.
- Si passa un po’ alle maniere forti, talvolta tenendo aperta la bocca del piccolo con una mano e infilandongli la pappa dentro con l’altra.. perché deve capire che se l’adulto dice che bisogna mangiare non può fare ogni volta tutte queste storie.
- Niente da fare, il bambino sputa tutto, vabbè per questa volta gli do latte e biscotti altrimenti non cresce.
- Al prossimo pasto si ripete la stessa situazione
Povero piccolo! Facciamo un gioco: proviamo a immaginare di essere chiusi in una gabbia strettissima, senza avere fame perchè poche ore prima ci hanno dato il nostro cibo preferito e ipercalorico. Con qualcuno più grande e forte di noi, che non parla la nostra lingua, e che ci obbliga a mangiare del cibo a noi sconosciuto, senza darci la possibilità di esaminarlo, annusarlo ed ispezionarlo con le mani. Vedendo che lui sta mangiando altro (..molto sospetto!) e che al nostro rifiuto ci tiene la bocca aperta e ci infila con la forza il cibo in bocca.
Credo che a nessuno di voi sia venuta fame leggendo queste parole.
Cosa bisogna fare quindi per convincere il bimbo a mangiare? NIENTE.
Si propone il cibo al bambino, più simile possibile al nostro, e li si lascia liberi di mangiare quanto vogliono, secondo il proprio senso di fame. Il piccolo deve mangiare perchè ha fame non perchè “è ora”, lui non sa cosa sia “l’ora”. Il bambino ha ancora la capacità di autoregolarsi, di mangiare ciò che il suo corpo richiede. A noi a volte può sembrare poco ma è tutto perfettamente regolato e sarebbe stupendo mantenere questa capacità di autoregolarsi, mangiando solo ciò di cui abbiamo bisogno!
Se lo lasciamo in pace e gli offriamo una dieta equilibrata (mediterranea), gli stiamo garantendo ciò di cui ha bisogno. Finito il pasto, se il bimbo non ha più fame, si porta via il piatto e stop. Fino al pasto successivo. E se al bimbo nel frattempo viene fame? Niente di grave, mangerà con più appetito al pasto successivo!
Mangiare poi è la possibilità di condividere emozioni belle, parlare, stare insieme.. Perché per lui deve essere una fonte di stress, imprigionato e inseguito minacciosamente da un cucchiaio?
Smettiamola di forzarli sulle nostre regole.
Smettiamola di ipnotizzarli con i cartoni animati per farli mangiare con l’inganno.
E smettiamola di farne una cosa personale “ dai mangia ancora un po’, fai contenta la mamma..”
So che è difficile. Ma glielo dobbiamo.
Trovo che sia un articolo spiegato molto bene,
Molto divertente e soprattutto utile……
Grazie dottoressa Elena